domenica 25 ottobre 2009

GIORNALISTI & SERVIZI SEGRETI ジャーナリスト & スパイ

Ennio Caretto       日付け不詳     Corriere della Sera

Stati Uniti : per i servizi segreti sono piu utili in alcuni casi dei satelliti  

I giornalisti-007 restano nel libro paga Cia

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
Washington – La Cia continuerà a servirsi di giornalisti come spie, sia pure solo in casi eccezionali, nel rispetto delle restrizioni imposte nel ’77. Lo ha dichiarato ieri il suo direttore, John Deutch, l’ex sottosegretario alla Difesa, stroncando le polemiche esplose dopo un rapporto del Consiglio delle relazioni estere.
Il Consiglio aveva chiesto che, in osservanza dell’autonomia dei media, la Cia cessasse di ricorrere a loro per operazioni di spionaggio e controspionaggio. « Nel dopo guerra fredda – ha dichiarato Ddeutch – il fattore umano è diventato ancora piu importante. Contro il terrorismo i satelliti artificiali sono inutili ».
La Cia ha riaffermato cosi l’onorata tradizione dei giornalisti agenti segreti, che risale ai suo antesignano l’Oss, fondato nella Seconda guerra mondiale e sciolto alla sua fine. Uno dei piu fammosi 007 americani in Italia durante il confritto fu un giornalista, Peter Tompkins, infiltrato a Roma. E tra i James Bond britannici figurarono Kim Philby, che poi tradi passando alla Russia, e il romanziere Graham Green, distaccati inizialmente a Lisbona. Si dice che alcune tra le migliori penne USA, come i fratelli Alsop, fossero al servizio della Cia negli anni ’50.
Perché proprio i gionalisti ? Deutch ha risposto che non formano una categoria speciale, ma che hanno molta libertà di movimento, come gli uomini d’affari. E ha spiegato : « Tradizionalmente , gli agenti USA all’estero passano per diplomatici. Ma cio li limita, la maggior parte del tempo devono restare in ambasciata. E oggi oltre al terrorismo siamo chiamati a combattere la droga, il traffico di materiale radioattivo e via di seguito. Ci vuole mobilità ».
Sulla questione, il Congresso si è spaccato in due. Mentre molti democratici protestano che il gionalismo e lo spionaggio sono e devono restare incompatibili, i repubblicani ritengono che si possa fare qualche eccezione. L’ex consigliere della sicurezza della Casa Bianca Brent Scowcroft li ha appoggiati : « Il problema non sono i media – ha detto – il problema è l’efficienza della Cia ».
Il Comitato sulla sicurezza dello Stato terrà un’udienza a porte chiuse.
Il commento di William Colby, l’ex direttore della Cia durante la Guerra fredda : « In un mondo ideale, i giornalisti non fanno le spie. Ma nel mondo reale è sempre capitato. In questo i sovietici ci furono maestri. I loro corrispondenti all’estero erano in maggioranza spie ».

これは1990年代はラレプッブリカ紙にいたエンニオ カレット記者が後年コリエーレ デラ セラに書いた記事で、日付けが不明なので(日付けのヶ所が欠けてしまいましたごめんなさい)湾岸戦争後だいぶたって書かれたものだと思います。諜報員とジャーナリストの関係を少し明確に書いた記事ですが、カレット記者は主に米国の国防総省や諜報機関に詳しく、特にラングレー関連の会社情報を提供してくれます。彼のような記者がいる事がいかにイタリアの国が有利な立場にいられるか,日本人の私はよだれを出してただただ「伊は、いいなぁ〜いいなぁ」とつぶやいているのみでした、、

湾岸戦争をきっかけに世界は豹変していくのですが、その変貌の生きた証人達として直に伝えてくれたのがイタリアの強くて勇気あるジャーナリスト達でした。彼らが書いている記事からも日本の対世界状況の変貌していく輪郭が読み取れたのですからとても参考になりました。ただ日本が彼らの発信をキャッチして分析出来なかったのが、、残念。

湾岸戦争から20年近く経った今は、このイタリアの強かったジャーナリスト達が前戦から離れ、自分の考え主張を堂々と書ける記者が少なくなり、と言うか書けなくなった状況がちょっと不安ですが、イタリア人の強さできっと彼らの本来の特徴を取り戻す事でしょう。

さて上記のカレット記者は1991年の年末に私にとって目玉記事がラレプッブリカ紙に載ってますので,その時に再度登場してもらいます。